Parrocchia San Lorenzo Maiorano in Cattedrale - Manfredonia
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Dall'emergenza alla trasfigurazione.
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Arcidiocesi di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo
Dall’emergenza alla trasfigurazione
Appunti per una verifica pastorale
La responsabilità dei credenti
La Chiesa è la comunità dei redenti con-vocati dal Signore! A questa vocazione dobbiamo rispondere personalmente e comunitariamente, per questo infatti Dio ci ha voluti da sempre “responsabili”.
Come Chiesa abbiamo una responsabilità verso il passato perché non nasciamo oggi, perché quanto ci è stato tramandato va custodito, perché dobbiamo vivere in continuità con il mandato originario del Signore Gesù.
Abbiamo inoltre una responsabilità verso il presente, perché siamo chiamati ad assumere la storia che viviamo in una sorta di contemporaneità critica (F.-X. Kaufmann), secondo il principio dell’incarnazione.
Infine, abbiamo una responsabilità verso il futuro che attendiamo e accogliamo con lo sguardo capace di scorgere il Regno di Dio, che è già presente nella storia, ma segue logiche evangeliche, inedite e creative che chiamano tutti gli uomini alla conversione e al cambiamento.
Questa triplice responsabilità ci chiede di fare discernimento sempre e continuamente, perché nulla vada perduto della vita, anche quando si presenta nei suoi aspetti più drammatici.
Le tappe del discernimento
“Se la prima tappa di ogni vera guarigione interiore è accogliere la propria storia, ossia fare spazio dentro noi stessi a ciò che non abbiamo scelto nella nostra vita, serve però aggiungere un’altra caratteristica importante: il coraggio creativo. Esso emerge soprattutto quando si incontrano difficoltà. Infatti, davanti a una difficoltà ci si può fermare e abbandonare il campo, oppure ingegnarsi in qualche modo. Sono a volte proprio le difficoltà che tirano fuori da ciascuno di noi risorse che nemmeno pensavamo di avere.” (Francesco, Lettera apostolica Patris corde in occasione del 150° anniversario della dichiarazione di San Giuseppe quale patrono della Chiesa universale, Roma 8 dicembre 2020, 5).
1. ACCOGLIERE LA PROPRIA STORIA
1.1 - Nella pastorale ordinaria (secondo i tre ambiti dell’evangelizzazione, della celebrazione e della testimonianza) cosa abbiamo dovuto cambiare per adattarci alla vita in regime di pandemia da covid-19?
1.2 - Cosa abbiamo creato di nuovo? Quali obiettivi sembrano raggiungibili più o meno facilmente?
1.3 - Si sono fatti avanti nuovi protagonisti? Quali nuove collaborazioni sono nate?
1.4 - Cosa abbiamo compreso del nostro modo/stile di essere Chiesa in questo periodo inedito?
1.5 - Come è percepita la comunità ecclesiale dagli uomini e dalle donne provate dall’emergenza covid-19?
2. IL CORAGGIO CREATIVO
2.1 - Cosa del vecchio modo di fare pastorale è il caso di abbandonarlo definitivamente o parzialmente?
2.2 - Cosa del nuovo che abbiamo ideato può essere conservato anche dopo la pandemia? Cosa no?
2.3 - In questo momento della storia cosa è essenziale per il cammino di fede del nostro popolo?
Le tue riflessioni alle domande:
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